Il Progetto
Il progetto “In sos logos de Angioy” si propone di raccontare la storia della Sardegna attraverso l’esposizione dei singoli fatti accaduti durante i moti antifeudali (1793-96) nei paesi attraversati dall’Angioy e nei paesi percorsi dai nuovi sentimenti di libertà.
Questi percorsi di turismo identitario, nati nel 2017 da un’idea del Prof. Michele Pinna (fondatore e storico Direttore Scientifico dell’Istituto Bellieni di Sassari, scomparso nel 2022), comprendono 21 comuni individuati per la loro rilevanza storica nei fatti angioyani.
Semestene, Bonorva, Rebeccu, Thiesi, Torralba, Bessude, Cheremule, Ossi, Macomer, Sassari, Santu Lussurgiu, Ittiri, Uri, Alghero, Mores, Ardara, Banari, Florinas, Bono, Santa Teresa e Oristano sono stati tutti coinvolti, a vario titolo, nel turbine degli eventi rivoluzionari: perché teatri di lotta e di eroica resistenza, o perché hanno dato i natali a personaggi importanti per la Sarda Rivoluzione o perché si sono resi protagonisti di accadimenti cruciali.
Giuseppina Ruggiu (insegnante, laureata in archeologia preistorica e protostorica e guida turistica), Antonello Nasone (docente di Filosofia Politica), Stefano Alberto Tedde (archivista, laureato in Beni Culturali e diplomato in Archivistica, Paleografia e Diplomatica presso l’Archivio di Stato di Cagliari) e Maria Laura Melas (giovane studiosa di Archeologia) hanno studiato ed elaborato una serie di itinerari suggestivi, che contemplano, oltre che la storia, l’archeologia e la storia dell’arte, anche le produzioni locali, le manifatture o l’artigianato, per offrirvi un’esperienza completa dei nostri territori.
Obiettivi del progetto “In sos Logos de Angioy”
Creare e Rafforzare una rete di cooperazione chiamando a partecipare i comuni, le associazioni, gli enti, le istituzioni e le imprese presenti nei territori coinvolti.
Coinvolgere le diverse realtà toccate dal percorso seguito dall’Angioy, prima da Alternos e poi da rivoluzionario.
Valorizzare le risorse naturali e paesaggistiche dei territori, ricercando le adesioni delle popolazioni locali, rappresentandone il bisogno e la volontà di appartenenza oltre che le differenti e complesse peculiarità.
Mettere in risalto le loro specificità nella gastronomia, nelle lingue, nel canto, nel ballo, nel culto, nelle forme letterarie ed il loro perché, uniche nei generi e nelle loro variegate molteplicità.
I territori che sono stati percorsi dall’Angioy, riuniti nel progetto, sono destinati a costruire insieme un itinerario che sarà la congiunzione tra i paesi costieri e quelli dell’interno.
Le vicende della storia, unitamente a quelle naturali dell’Isola, potranno essere una spinta in più per indurre i turisti a visitare la nostra terra ricca di suggestioni e capace di suscitare forti emozioni.
La partecipazione al progetto si avvarrà dei luoghi, dei centri abitati, delle chiese, dei posti di ristoro, dei punti di accoglienza, dei siti naturali, dei siti archeologici e dei musei.
Il progetto si trasformerà in un’esclusiva e caratterizzante opportunità di memoria, di cultura, di conoscenza, di scambi materiali ed immateriali.
Favorire il contatto con piccole e grandi storie, tutte cariche di umanità, per configurare una identità plurima e complessa.
Comuni interessati
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